Si chiama Progetto Turritano il nuovo movimento civico politico fondato a Porto Torres seguito delle ultime vicende interne che hanno coinvolto l’intero gruppo cittadino di Autonomia Popolare

PORTO TORRES – Si chiama Progetto Turritano il nuovo movimento civico politico fondato a Porto Torres. A seguito delle ultime vicende interne che hanno coinvolto l’intero gruppo cittadino, che costituiva la totalità dell’assemblea cittadina di Autonomia Popolare, tra cui gli ex presidente e segretario cittadino Antonio Chessa e Gavino Ruiu, il consigliere comunale Alessandro Carta e l’ex consigliere regionale Massimo Mulas, ha approvato all’unanimità il nuovo Statuto.
Un documento, di ispirazione democratica e riformista, mirato all’inclusione ed alla partecipazione dei cittadini, nel quale la parità di genere e la partecipazione giovanile rappresentano i punti cardine del nuovo movimento politico, «uno statuto che determina la volontà di un gruppo di prendere atto dei cambiamenti della politica e della società attuali e che vuole continuare a lavorare per rappresentare un’alternativa valida ed autorevole di governo per Porto Torres», affermano i fondatori.
«E’ chiaro però che non si tratta di un nuovo inizio, – sottolineano gli esponenti di Progetto Turritano – bensì il naturale prosieguo di un percorso che non si limita al mero diritto di proprietà di loghi e simboli, un percorso in grado di superare quei vincoli che ostacolano il piacere di stare insieme e offrire il proprio contributo alla causa civica». Nelle prossime settimane si concluderanno le adesioni alla nuova assemblea che provvederà come da statuto alla nomina e composizione degli organi assembleari, «nel frattempo rimane alta l’attenzione del gruppo sulla politica locale, – precisano- che evidentemente necessità di una nuova guida, forte, condivisa ed autorevole alternativa all’attuale amministrazione per la quale Progetto Turritano è al lavoro».
tratto da Portotorres24 | Mariangela Pala
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